A “Quarto Grado”, la prima testimonianza rilasciata dal superstite sopravvissuto, a 4 giorni dalla Strage di Erba.
Il programma di Quarto Grado, condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete 4, ritorna sulle parole di Mario Frigerio, l’unico sopravvissuto alla strage di Erba, in cui perse la vita la moglie Valeria Cherubini, una delle quattro vittime della tragedia. Si tratta della primissima testimonianza del 15 dicembre 2006, analizzata con l’aiuto del perito fonico Marco Perino.
Nella strage del 15 dicembre 2006, persero la vita Raffaella Castagna, il figlio Yousef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini. Mario Frigerio, marito di Cherubini, si era salvato nonostante una profonda ferita alla gola. Divenne quindi il principale testimone dell’accusa nel processo contro i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.
La testimonianza di Frigerio
Riprendendo la testimonianza rilasciata da Mario Frigerio, a quattro giorni dall’omicidio di massa, ogni sua parola è stata analizzata attentamente dal perito fonico Marco Perino. “Ero io che l’ho visto, perché è stato Olindo. L’avevo visto, non ho capito perché hanno aperto di là”, dice nella registrazione il testimone.
“Ho ascoltato questo audio quattro volte al giorno per due settimane. Da un orecchio ascoltavo il file originale mentre dall’altro quello filtrato, in momenti diversi e con software diversi. Così facendo ho ottenuto informazioni che normalmente non avrei potuto ottenere. Da qui la frase clou del supertestimone “è stato Olindo”, una parola con una scarsa intelligibilità ma alla quale sono riuscito chiaramente a risalire”, ha concluso il perito.